La sanificazione degli ambienti a differenza di procedimenti di disinfezione o igienizzazioni chimiche, viene effettuata grazie a tecnologia innovativa nel pieno rispetto  dell’ambiente  senza l’utilizzo di  agenti inquinanti.

Esistono diverse tecnologie che consentono la sanificazione, vediamo le più comuni di seguito.

Metodi di sanificazione

  • Perossido di idrogeno. Tra le diverse tecniche di sanificazione consigliate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, troviamo la sanificazione con perossido di idrogeno, un disinfettante efficace e consigliato per la disinfezione di determinate superfici. Noto comunemente come acqua ossigenata, il perossido di idrogeno è un liquido incolore, acquoso e corrosivo, con un odore pungente, che non viene mai utilizzato puro ma sempre in soluzione acquosa. Le normative attuali in materia prevedono che per esercitare la sua funzione sanificante, debba essere utilizzato ad una concentrazione dello 0,5%.

 

  • Ipoclorito di sodio. Con una grande carica antimicrobica, l’ipoclorito di Sodio alla concentrazione finale dello 0,05% è capace di eliminare batteri e virus dagli ambienti ma deve essere utilizzato da personale esperto, dotato con gli ultimi macchinari specifici.

 

  • Ionizzazione. Si tratta della tecnologia che si basa sugli ioni negativi. In pratica viene immessa nell’aria un vento di ioni negativi che hanno sull’organismo un effetto positivo: aumenta il flusso di ossigeno al cervello, migliorando le prestazioni mentali e cognitive. Genera energia e buon umore e contribuisce addirittura a ridurre gli stati di depressione. Allevia fastidi stagionali come allergie, asma, tosse e irritazione, ed in generale produce benefici su tutte le patologie dell’apparato respiratorio. Tende inoltre ad agglomerare le polveri sottili, rendendole meno pericolose per i nostri alveoli polmonari.

 

  • Fotocatalisi. Si tratta della tecnologia  che si basa sulla riproduzione della reazione tra l’irraggiamento solare (raggi Uv)  ed alcuni metalli per ridurre le sostanze contaminanti presenti nell’aria. Funziona trasformando l’umidità relativa dell’aria  in perossido di idrogeno ovvero acqua ossigenata. Grande innovazione di questi ultimi anni è il rivestimento delle facciate sia interne sia esterne con ceramiche o pitture definite fotocatalitiche che consentono di neutralizzare gli agenti inquinanti presenti nell’aria trasformandoli in sostanze innocue per la salute. Le vernici fotocatalitiche riducono le sostanze inquinanti fino all’88,8% ed eliminano il 99,9% di muffe e batteri e sono un ottimo rimedio per eliminare i Voc (Volatile Organic Compound) e la formaldeide presente nelle nostre abitazioni. Favoriscono l’irraggiamento solare a favore di un consumo ridotto di energia. Infine riducono sporco e cattivi odori, incluso l’odore di fumo.

 

  • Ozonizzazione. L’ozono è un gas naturale dal potere disinfettante che ha una forte attività su batteri, virus, muffe, funghi, acari ed ha inoltre un’azione deodorante.La sanificazione con ozono oggi più che mai è molto richiesta  anche perché riconosciuto dal Ministero della Sanità come Presidio naturale per la sterilizzazione di ambienti. Dopo l’uso diventa ossigeno puro, non lascia nessun residuo ed evita l’uso di disinfettanti e detergenti chimici. Si ottiene saturandolo con forti concentrazioni di O3 un ambiente delimitato ma privo di persone. Le procedure di ozonizzazione infatti prevedono l’evacuazione degli ambienti prima dell’operazione che però dura davvero poco, circa 30 minuti ogni 100 mq. L’ozonizzazione va eseguita quando l’ambiente è vuoto perché seppur in minima quantità l’ozono può provocare danni alle vie respiratorie.