A partire dal 2 novembre 2024, entra ufficialmente in vigore un importante cambiamento per il settore turistico italiano: tutte le strutture ricettive e gli immobili destinati a locazioni brevi dovranno dotarsi di un Codice Identificativo Nazionale (CIN). Questa misura, introdotta con l’obiettivo di combattere l’abusivismo e migliorare la trasparenza, si basa sulle disposizioni del decreto-legge n. 145/2023 e si inserisce all’interno di un più ampio processo di regolamentazione avviato dal Ministero del Turismo, in collaborazione con le Regioni e le Province Autonome.
La novità principale riguarda l’introduzione della Banca Dati delle Strutture Ricettive (BDSR), una piattaforma telematica che rappresenta uno strumento centrale per la raccolta e gestione delle informazioni relative a tutte le strutture turistiche presenti in Italia. Il portale BDSR permette di ottenere il CIN in modo rapido e sicuro, attraverso un processo di registrazione che prevede l’integrazione dei dati catastali e delle informazioni relative alla sicurezza delle strutture, necessarie per completare la procedura.
Obbligo di CIN e scopi principali
L’acquisizione del CIN è resa obbligatoria per tutte le strutture ricettive, dagli hotel agli appartamenti destinati ad affitti brevi, e serve per identificare univocamente ogni struttura su tutto il territorio nazionale. Il codice dovrà essere inserito negli annunci pubblicitari relativi alle locazioni e dovrà essere esposto all’esterno delle strutture. Questa mossa ha due scopi principali: contrastare l’abusivismo e garantire una maggiore tutela del consumatore. Infatti, ogni struttura registrata sarà tracciata nel sistema nazionale, rendendo più difficile l’evasione fiscale e le attività non dichiarate. Inoltre, le nuove normative forniscono parametri omogenei e standardizzati per tutto il paese, migliorando la trasparenza e la concorrenza nel settore.
La piattaforma BDSR, operativa già in fase sperimentale da giugno 2024, permette ai gestori di strutture di integrare e aggiornare i dati relativi ai propri immobili, accedendo al sistema con un’identità digitale. Ogni proprietario potrà visualizzare le informazioni già presenti, segnalare eventuali modifiche o incongruenze e completare la procedura per ottenere il CIN.
Sanzioni e sicurezza
L’introduzione del CIN e della BDSR è destinata a trasformare profondamente il settore turistico italiano. Si tratta di un sistema che, oltre a favorire la legalità e la concorrenza leale, mira anche a migliorare la sicurezza degli immobili destinati all’accoglienza turistica. Questo impatto si riflette non solo sulla gestione delle strutture esistenti, ma anche sulla qualità dell’offerta turistica italiana, rafforzando la fiducia dei consumatori e valorizzando la reputazione delle destinazioni nazionali.
Con questa nuova regolamentazione, l’Italia si allinea a una tendenza internazionale volta a migliorare la trasparenza e la sicurezza nel settore delle locazioni brevi e delle strutture ricettive, dimostrando di voler proteggere sia i proprietari che i turisti, e contribuendo allo sviluppo di un mercato turistico più controllato e responsabile.